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Il 2015 è stato un altro anno negativo sul fronte della raccolta premi RC Auto, che è diminuita del 6,2%, scendendo a 14,2 miliardi di euro, anche se, a partire dagli ultimi mesi dello scorso anno, sono emersi segnali evidenti di un rallentamento del trend, grazie all’aumento delle immatricolazioni.

 
Inoltre, il 2015 si è caratterizzato per una riduzione dei prezzi di listino delle polizze RC Auto su tutto il territorio italiano (-3,5% in media), con le punte più alte registrate al sud, in particolare a Bari (-6,1%), Reggio Calabria (-5,3%) e Napoli (-5,2%). Questi i dati emersi dall’edizione 2016 dell’Osservatorio Auto di AIBA (Associazione Italiana Brokers di Assicurazioni e Riassicurazioni), presentato a Milano dal Presidente dell’associazione, Carlo Marietti Andreani.

“La competizione nel settore Rc Auto resta molto elevata - ha affermato Marietti Andreani - e ne è testimonianza il crescente turn over degli assicurati alla ricerca di occasioni di risparmio. Tuttavia, va ricordato che le coperture assicurative RC Auto pagate dagli italiani rimangono tra le più care d’Europa".

"Inoltre, - ha aggiunto - al periodo di generale riduzione dei premi è subentrata negli ultimi mesi una situazione di instabilità e incertezza nel ramo RC Auto, con alcune compagnie che hanno rivisto al rialzo i listini, mentre altre continuano il trend al ribasso. Resta poi alta la quota di flessibilità tariffaria concessa alle reti agenziali che crea opacità sul reale andamento dei prezzi e la sostanziale inutilità dei sistemi di comparabilità ivi compreso il preventivatore Ivass”. 

Secondo i dati dell’Osservatorio, raccolti attraverso Check It Auto, lo strumento professionale dei broker AIBA per la comparazione delle tariffe Rc Auto e delle garanzie aggiuntive, le riduzioni tariffarie si sono concentrate nei primi mesi del 2015 e hanno interessato tutte le province italiane, con diminuzioni molto marcate in alcune aree del Sud considerate maggiormente a rischio, mentre al Nord i prezzi sono rimasti più stabili. 

L’AIBA ha poi analizzato i dati relativi agli incidenti stradali verificatisi nel 2015, sottolineando come il maggiore utilizzo dell’automobile abbia portato a un leggero aumento della frequenza dei sinistri (+2,4%) dopo sei anni di calo continuo. In lieve crescita (+0,9%) anche il costo medio degli incidenti, che è arrivato a 4.574 euro.

“Il fenomeno delle frodi assicurative – ha spiegato Marietti Andreani - continua a essere uno dei principali fattori di crescita del costo dei sinistri, ma non l’unico. Contribuiscono in maniera significativa anche l’aumento dei costi per i risarcimenti per i casi di gravi danni alle persone, la mancanza della tabella unica per le macro-lesioni, l’incremento delle percorrenze autostradali e il conseguente incremento dei sinistri gravi, e anche l’esaurimento degli effetti della normativa del 2012 sul colpo di frusta”. 

Dai dati dell’Osservatorio è emerso inoltre come le famiglie italiane preferiscano assicurarsi con un’unica compagnia, mentre solo il 3,3% dei nuclei familiari è assicurato con più società. Inoltre, la maggior parte degli italiani (56%) non ha sottoscritto polizze di altri rami, mentre il restante 44%, oltre alla RC Auto, ha acquistato: coperture per la casa (25,9%), polizze vita/previdenza integrativa (15,6%), altre coperture auto (10,1%), infortuni rischi da circolazione (7,0%), malattia (3,7%), infortuni (3,1%), rischi professionali (0,2%).