Per il presidente Andriani, ciò darà finalmente oggettività ai risultati osservati

"Per ridurre le tariffe è assolutamente necessaria una normativa che contrasti le frodi e sostenga la difesa della legalità". È quanto ha sottolineato il presidente del Forum Ania - Consumatori, Silvano Andriani (nella foto), a margine della riunione odierna del forum, nel corso della quale sono state affrontate le cause delle rilevanti differenze tra i prezzi dell'Rc auto in Italia e quelli praticati in altri mercati europei, evidenze che sono state rilevate anche da un recente studio condotto da Boston Consoulting group, la cui analisi "conferma la correttezza delle proposte comuni per la riduzione dei costi e dei prezzi presentate in questi anni da assicuratori e consumatori.

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Lo rileva l'ultima edizione dell'Osservatorio mensile di Segugio.it

Anche nel primo mese di quest'anno cresce in maniera costante la percentuale di utenti che sceglie le garanzie aggiuntive all'Rc auto per la propria vettura: questo è quanto emerge dall'ultima edizione dell'Osservatorio mensile di Segugio.it. L'analisi effettuata a livello nazionale dal comparatore evidenzia infatti che, nel mese di gennaio 2014 la percentuale di utenti che sceglie garanzie aggiuntive, come incendio e furto, oltre all'Rc auto ha raggiunto quota 25,9% rispetto al 13,8% del primo semestre del 2011.

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L'applicazione sul sito del ministero dei Trasporti: inserendo il numero di targa di un veicolo si potrà sapere se è assicurato o meno

Stretta del ministero dei Trasporti contro le auto sprovviste di copertura Rc auto. Sul sito internet del dicastero (www.mit.gov.it) e sul portale dell'automobilista (www.ilportaledellautomobilista.it) è infatti disponibile un'applicazione attraverso la quale sarà possibile accedere alle informazioni sull'esistenza di copertura assicurativa di tutti gli autoveicoli, dei motoveicoli e dei ciclomotori immatricolati in Italia. Inserendo il numero di targa si potrà verificare se risultano o meno in regola con gli obblighi assicurativi.

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La delusione dell'Ania e del sottosegretario Simona Vicari. L'esultanza dei partiti di opposizione e dei carrozzieri. La scomparsa delle norme destinate a cambiare l'Rc auto lascia tutto inalterato nel mercato con le tariffe più care d'Europa. Ma il Mise pensa già a un apposito ddl

Un'occasione persa. Questo, in estrema sintesi, il giudizio dell'Ania riguardo alla decisione, presa dai capigruppo della maggioranza di Governo, di stralciare l'articolo 8 del dl Destinazione Italia che avrebbe dovuto modificare la disciplina in materia di Rc auto. Una scelta che, secondo l'associazione delle imprese, "vanifica nell'immediato l'intenzione del Governo di assicurare, grazie all'approvazione del provvedimento, una riduzione strutturale delle tariffe Rc auto in Italia - scrive l'Ania in una nota ufficiale - obiettivo fortemente condiviso dal settore assicurativo che aveva offerto alle istituzioni la massima collaborazione per identificare le soluzioni più idonee per arrivare a un sistema Rc auto meno costoso e più efficiente". Secondo l'associazione, ancora una volta, "la politica decide di non decidere, pressata da spinte corporative di categorie interessate esclusivamente all'intermediazione dei risarcimenti ai danni dei consumatori. Si è persa un'occasione per approvare provvedimenti in grado di favorire comportamenti virtuosi degli assicurati e di contrastare efficacemente diffusi fenomeni di grave illegalità e di evasione fiscale". Secondo le compagnie, una politica fatta solo di annunci non seguiti da fatti concreti rende più acuti i problemi e non crea le condizioni per una riduzione strutturale dei costi dell'assicurazione e dei prezzi pagati dagli assicurati.

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UnipolSai rischia una multa per non aver provveduto alla cessione degli asset entro il 19 dicembre 2013

L'Antitrust ha avviato un procedimento di inottemperanza nel confronti di Unipol gruppo finanziario, motivato dal "mancato rispetto, da parte del gruppo assicurativo nato dalla fusione dell'obbligo di vendere, entro i termini prefissati, gli asset indicati dal provvedimento del giugno 2012". L'Agcm contesta dunque al gruppo bolognese di non aver proceduto alla dismissione degli asset legati alla Milano Assicurazioni entro la data indicata dall'Autorità, vale a dire il 19 dicembre 2013. Ora il rischio è quello di incorrere in una multa. "Ricorrono, quindi i presupposti - scrive l'Antitrust - per l'avvio del procedimento, volto alla irrogazione di una sanzione amministrativa pecuniaria.

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